Dopo essere passato dalla Scuola dell'Infanzia e dalla Primaria, il Superiore Generale della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane Fratel Robert Schieler ha incontrato gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado, che gli hanno rivolto alcune domande – il tutto in inglese, poiché lui è americano. È stato uno scambio intenso e amichevole, si è creato un clima di grande confidenza.
Il Superiore Generale ha raccontato di sentirsi a volte davvero nervoso perché ci sono molte sfide e molte responsabilità. Si è mostrato anche molto umile: la migliore esperienza come Fratello per lui è stata nelle Filippine, perché gli ha permesso di uscire dal suo Paese, dalla sua cultura, dalle sue esperienze. Per noi tutti è importante a volte andare oltre la nostra zona di comfort, fare qualcosa che ci sembra difficile; è solo così che possiamo crescere e maturare: sfidando noi stessi. Questo vale anche per gli studenti: per esempio, alcune materie possono essere difficili; ed ecco la sfida: studiare di più per superare questi ostacoli.
Ci sono più di mille Scuole Lasalliane in tutto il mondo ed è quasi impossibile visitarle tutte, anche perché in alcuni Paesi, come il Pakistan, il governo lo vieta. Le nostre scuole pakistane sono molto buone, frequentate per lo più da musulmani; due sono per ragazze, e si sa che in Pakistan a volte per le ragazze è difficile ottenere un’educazione.
Nel mondo ci sono molti tipi di povertà e di ricchezza: anche nelle scuole ricche ci sono dei poveri, e nelle scuole povere si sperimentano diversi tipi di ricchezza. Al di là del fatto che una persona sia povera o ricca, nelle scuole lasalliane noi abbiamo la responsabilità di dare a tutti la migliore educazione possibile, senza fare distinzione tra chi ha soldi e chi no: in una scuola lasalliana dovreste imparare che il compito più importante è aiutare gli altri.
“Ora voglio farvi io due domande”, ha poi esordito Fratel Robert: “Avete dei sogni? Volete essere parte, quando crescerete, di qualcosa di più grande di voi stessi? Quando avevo la vostra età ero molto fortunato, sono stato ispirato dai Fratelli che ho incontrato: avrebbero potuto fare qualsiasi altra cosa, avrebbero potuto sposarsi, fare il servizio militare, avviare imprese... ma scelsero di vivere insieme come una comunità per stare con ragazzi come voi. Loro mi ispirarono, ed ecco perché sono diventato un Fratello. Anche voi dovete chiedervi: «Cosa mi ispira? Cosa desidero?» e seguire i vostri sogni.”
“Come mi sono trovato alla vostra scuola? Sono stato molto felice, ho avuto un’accoglienza molto calorosa, ascoltato canzoni, visto lavori d’arte bellissimi... sono molto contento! Da tutte le esperienze che sto vivendo, imparo a essere sempre più gentile e rispettoso nei confronti del prossimo e a ringraziare Dio per queste esperienze e per l’incontro con così tanti bambini e ragazzi in tutto il mondo.”
“Quante persone sono povere nel mondo? Troppe! Milioni di bambini non possono avere l’istruzione scolastica… c’è bisogno di giovani che vogliano unirsi all’ordine dei Fratelli. Chi di voi vuole farlo? Pensateci, sareste molto felici!”