Le frontiere che ogni giorno una persona, giovane o adulta, deve superare sono molteplici: la paura, la timidezza, l’insicurezza, gli insuccessi e tutti gli altri limiti che non ci permettono di “andare oltre”, come suggerisce la Pastorale di quest’anno scolastico 2017/2018.
Oggi, nelle classi 4^A e 4^B della Scuola Primaria Istituto San Giuseppe La Salle Milano, si è svolto un incontro veramente speciale con una persona che ha dei limiti che non lo hanno affatto fermato ma che, anzi, lo hanno condotto a successi sportivi a livello mondiale.
È il signor Franco, nonno di Cecilia della classe 4^A, che ha raccontato la sua straordinaria avventura di sportivo.
Nonno Franco è stato un ottimo sciatore ma, soprattutto, un campione mondiale e olimpionico di calcio: da centrocampista, negli Anni ’50-’60, ha giocato nella nazionale italiana e nella sua squadra “Milano”, raggiungendo traguardi sportivi notevoli, riportati da articoli della Gazzetta dello Sport e raccontati dalle numerose medaglie, coppe e trofei raccolti negli anni.
Smessi i panni di atleta, ha vestito quelli di allenatore della squadra di calcio in cui aveva militato come calciatore, trionfando in 6 campionati italiani consecutivi.
Basterebbe questo per fare di nonno Franco un esempio.
In verità, lui non ha solo vinto… ha stravinto perché tutti questi successi sportivi li ha ottenuti essendo sordomuto: quelli da lui vinti sono i “Campionati Silenziosi”, ossia quelli dedicati ai non udenti, alle persone che, come lui, di una “frontiera” hanno fatto un punto di forza.
Nonno Franco ha spiegato com’è stato possibile comunicare tra giocatori senza parlare e senza sentire, come riuscire a seguire le indicazione del mister durante la partita, come è importante il rispetto tra giocatori, allenatore e avversari, come è faticosa la vita di uno sportivo e di un mister.
Oggi tutti, bambini e maestre, abbiamo imparato molto dalle parole e dall’esempio di nonno Franco che ci ha salutato raccontandoci la sua ultima vittoria: giusto ieri ha vinto il torneo di scopa d’assi… ma non era la prima volta!