Dalle lezioni in aula alle sale dell’importante museo milanese, i ragazzi studiano i capolavori del Novecento in un percorso ricco di meraviglia.
Con la mia classe siamo andati a visitare il Museo del Novecento, che si trova all’interno del Palazzo dell’Arengario, in Piazza Duomo a Milano.
Il Museo, inaugurato nel dicembre 2010, è rimasto aperto gratuitamente per i tre mesi successivi ed è tra i più importanti del panorama nazionale: ospita, infatti, celebri capolavori italiani e stranieri del XX secolo.
La prima cosa che ci ha sorpreso è l’ampia rampa a spirale che mette in comunicazione il piano terra con inizio della mostra, al primo livello. Durante la salita abbiamo ammirato “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un dipinto che occupa un’intera parete e rappresenta la marcia di un gruppo di lavoratori in sciopero. Questo quadro, un simbolo della città che lavora, è stato collocato prima dell’inizio delle collezioni, in modo da renderlo visibile gratuitamente a tutti.
Accompagnati da una guida che ci spiegava man mano il significato dei vari dipinti, così da cogliere il senso di ciò che gli autori volevano trasmettere, abbiamo raggiunto l’ingresso del museo. Grande è stata la meraviglia nel vedere i capolavori della collezione permanente. Fin dai primi passi nella mostra si incontrano opere di maestri come Picasso, Modigliani e Kandinsky. Subito dopo, un’ampia panoramica dedicata al Futurismo italiano, con opere di Giacomo Balla, Giorgio Morandi, Umberto Boccioni, tutti autori di cui avevamo già sentito parlare durante le lezioni di Arte a scuola.
Al secondo livello abbiamo trovato, invece, diverse testimonianze di arte astratta. Ci hanno sorpresi, poi, il grande salone a doppia altezza fondato sull’opera di Lucio Fontana “Soffitto spaziale”, del 1956, e la “Struttura al neon” visibile anche da Piazza Duomo.
Questo interessante museo è nato con lo scopo di diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento, per far nascere in chi lo visita la capacità di capire e comunicare; lascia al mondo intorno il valore umano e culturale che famosi uomini del Novecento ci hanno donato.
Clara V., Classe 3^B